19 Giu 22.05.2015 CINZIO + Dario Carratta | Gallerianumero38 – Lucca
LONTANO DA OGNI RUMORE
Lontano da ogni rumore è il nome di un progetto di arte contemporanea, ideato da Fabrizio Batuello in arte CINZIO, ospitato dalla Gallerianumero38 di Lucca, che ha intrapreso un nuovo percorso a partire dal 2014 di Arte e Impresa.
Arte, design, modernariato e Enogastronomia.
L’ idea nasce nella Primavera del 2015, durante una visita casuale, all’ Orto Botanico di Pisa, il più antico orto botanico universitario del mondo (dopo quello di Padova) fondato nel 1543, un oasi di silenzio nel cuore della città.
Passeggiando tra alberi secolari, sotto un glicine millenario, un cielo limpido, il cinguettio degli uccelli e lontano dai rumori della città, è nato il desiderio di realizzare degli eventi come terapia personale e come antidoto contro i cattivi pensieri, la solitudine, la noia, l’ abbrutimento inesorabile della mia esistenza.
Il progetto prende il nome da un verso finale di una poesia del periodo Quin (1665 -1911), tratta da una raccolta di poesie cinesi.
Conosco un giardino
Lontano da ogni rumore
Nalan Xingde – Poeta (1665-1685).
LONTANO DA OGNI RUMORE
come stile di vita
naturale
conviviale
(arte, bere, ridere, mangiare, parlare)
non violento
etico
meritocratico
possibilmente umano
non omologato alle tendenze e abitudini del sistema dell’ Arte
COME IL CAVOLO A MERENDA
(Titolo della prima edizione del progetto “Lontano da ogni rumore“)
Ho voluto utilizzare come titolo per questa mostra un’espressione idiomatica piuttosto che un inglesismo, o un titolo ad effetto, un gioco di parole.
Questo titolo oltre a far riferimento ad un ortaggio e quindi al mondo naturale, rappresenta la condizione “poetica” ed esistenziale di Cinzio e Dario Carratta, gli artisti presenti in questa prima edizione del progetto.
SIMBOLOGIA DEL CAVOLO:
semplicità – frugalità – fertlità – gravidanza – organo genitale maschile – povertà
MODI DI DIRE
andare a ingrassare i cavoli, andare a piantar cavoli, farsi i cavoli propri (pop), non capire un cavolo (pop), starci come i cavoli a merenda (fam)
Il cavolo entra nei modi di dire fondamentalmente per due ragioni: la prima è data dal suo scarso valore commerciale, la seconda da una vaga assonanza eufemistica con il termine popolare usato per l’organo genitale maschile.
Per entrambi questi motivi il cavolo è divenuto simbolo di cosa spregevole oppure di scarso valore.